La natura flessibile, iterativa e potenzialmente trasformativa dei workshop li rende adatti alla risoluzione di molti tipi di problemi. Purtroppo, però, molti workshop sono mal preparati o mal moderati e i risultati non sempre giustificano l'investimento (in termini di tempo e denaro). Atstrat offre una vasta esperienza e una metodologia comprovata per assicurare lo svolgimento di workshop dai risultati eccellenti.
Ogni Collaborative Creativity Session (CCS) di Atstrat, utilizza esercizi creativi studiati appositamente per l'obiettivo stabilito e il gruppo di partecipanti. Questa realizzazione "su misura" fa sì che la fase di maggior impegno sia quella della preparazione, assicurando così che il tempo a disposizione dei partecipanti possa essere sfruttato al massimo e risultare il più piacevole possibile. E’ garantito che l'attenzione e la confluenza delle idee si basino sui problemi chiave da affrontare e per questo i workshop sono costruiti in modo da ridurre al minimo il rischio del “pensiero di gruppo” e di "monopolio delle figure dominanti”. Inoltre, l'output di una CCS (o una serie di CCS) non è solo descrittivo di ciò che è accaduto, ma contiene analisi e interpretazione di esperti, fornendo così un chiaro punto di vista e, se è il caso, di azioni raccomandate.
Sia che si miri a innovare, a definire una strategia, ad allineare il pensiero interno o ad acquisire nuove prospettive sull'esperienza del cliente, le CCS multi-attività sono sempre progettate su misura per fornire risultati eccellenti. Di seguito le descrizioni dei tipi di CCS più comuni.
Definire la giusta strategia è cruciale. Atstrat aiuta i brand a concepire e attuare la loro migliore strategia attraverso la Collaborative Creativity. Ove opportuno, si comincia il processo ottenendo informazioni qualitative sui customer (CCS HCP e Patient/Caregiver CCS), quindi si coinvolgono gli stakeholder interni in esercizi creativi su misura - ispirandoli ad esprimere le loro conoscenze e opinioni nell'elaborare idee vincenti sul mercato in grado di rispettare e valorizzare il proprio brand.
Molti fattori - legati alla complessità della galassia degli stakeholder - influenzano fortemente le prestazioni degli healthcare brand, di conseguenza la piena comprensione della realtà è cruciale. Atstrat coinvolge gli HCP in sessioni di Collaborative Creativity (ove necessario, in team multidisciplinari) per scoprire i loro bisogni, desideri, convinzioni, limitazioni e pregiudizi - guidandoli nell'immaginare scenari che potenzialmente migliorino la loro attuale esperienza professionale.
Qualunque idea è efficace soltanto quando è seguita da una buona esecuzione. Gli stakeholder interni che non sono allineati, che non comprendono completamente, che non sono d'accordo o che non sono ispirati da una strategia che viene loro trasmessa, possono distorcerla o inficiarne la piena realizzazione. Coinvolgere tutti gli stakeholder interni in una sessione di Collaborative Creativity multidisciplinare - facendoli immergere nel processo e coinvolgendoli ad esprimere le proprie conoscenze e prospettive - consente loro di raggiungere la piena comprensione e comproprietà della strategia, insieme a un chiaro output di azioni coordinate da eseguire.
I pazienti e i caregiver sono i beneficiari finali dell'assistenza healthcare ma, anche se solo di recente, la loro voce è diventata particolarmente influente e informata. I cambiamenti dell'atteggiamento, della tecnologia e persino della regolamentazione stanno accelerando l'aumento dell'importanza dell'opinione e della conoscenza del paziente in generale e del paziente esperto in particolare. Atstrat è particolarmente attiva nel coinvolgere pazienti e caregiver in sessioni di Collaborative Creativity per aiutare i brand a comprendere gli aspetti emotivi e pratici del patient journey e unmet needs.
Alessandra lavora in pubblicità e marketing dal 1996.
Laureata in sociologia con specializzazione in analisi semiotica del comportamento dei consumatori.
Inizia a lavorare in DDB come copywriter, presto diventa Strategic Planner e successivamente Strategic Planning Director. Sempre in DDB ha avuto un’esperienza internazionale trasferendosi nella sede di Chicago e seguendo in particolare i portfolio OTC e I progetti DTC di J&J e Novartis.
In Italia ha proseguito a lavorare in McCann Erickson Healthcare come direttore della divisione OTC, gestendo clienti come: Bracco; La Praire; Guaber; GSK; Pfizer; Recordati.
Nel 2006 diventa Direttore Generale di inVentiv Health Communication Italia (oggi gruppo Syneos Health) e successivamente CEO. Avvia un’agenzia di successo e un team affiatato che lavora con clienti quali: Angelini; Bayer; Biogen; Bionike; Boiron; Chiesi; Daiichi Sankyo; Eli Lilly; Gilead; GSK; Intermune (oggi Roche); Ipsen; Iroko; Janssen Cilag; J&J; Mylan; Novartis; Nutricia Danone; Ratiopharm; Ratiopharm Direct; Reckitt Benckiser; Recordati; Sapio Life; Shire; Sicor (gruppo Teva); Sigma Tau; Zambon.
Nel 2016 lascia inVentiv Health per creare Atstrat.
Pioniere, in Italia, nello sviluppo dei primi PSP e PAP oggi è specializzata in Patient Experience Design, lavorando sempre in stretta collaborazione con le parti interessate: PAG, Pazienti, Caregiver, Società Scientifiche, Istituzioni e HCP.
Nel corso degli ultimi 15 anni, in seguito a un’importante esperienza familiare come caregiver, ha deciso di diventare volontaria attiva per dare un contributo concreto alle Associazioni. Da qui l'idea di sviluppare Pazienti Protagonisti (www.pazientiprotagonisti.it) che porta avanti come un progetto personale, perché crede nell'importanza di sostenere il terzo settore in ambito salute ed è convinta che vada valorizzato e tutelato.
Puoi sapere di più di Alessandra su LinkedIn.
Peter lavora in pubblicità e marketing dal 1983.
Per i primi 20 anni ha lavorato in agenzie nazionali e internazionali come creativo per clienti come Bacardi, Cinzano, FIAT Auto, Invicta, Kinder Ferrero, L’Oréal, SanPaolo IMI, The Bridge e Warsteiner.
Nel 1999 Peter ha fondato e gestito come Direttore Generale una web agency (venduta nel 2004) che ha creato progetti digitali internazionali per clienti come American Airlines, Caffarel, Cressi-sub, Ferrero, Gabetti, Huhtamaki, UNICRI e Versace.
Nel 2004 ha fondato, in Italia, un’agenzia specializzata in comunicazione professionale healthcare insieme a inVentiv Health, azienda leader negli USA (oggi gruppo Syneos Health). Avviata con successo la sede in Italia è diventato Chief Creative Officer Europe. Qui ha affinato ulteriormente il suo ruolo strategico sviluppando, attraverso workshop internazionali, strategie di comunicazione globali per clienti come; CSL-Behring, Daiichi-Sankyo, GSK, Eli Lilly, Ipsen, Merck, Shire, Sigma Tau.
Dal 2014 lavora come consulente e nel 2016 ha creato Atstrat.
Nel 2020 ha scritto e pubblicato il libro 'The Forces of Collaborative Creativity'.
Puoi sapere di più su Peter dal suo sito personale.